Coronavirus – Finco (LN): “Gli studenti universitari fuori sede, stanno continuando a pagare l’affitto per abitazioni che non sfruttano. Si prevedano contributi per sostenerli nelle spese in un momento di crisi economica”

Coronavirus – Finco (LN): “Gli studenti universitari fuori sede, stanno continuando a pagare l’affitto per abitazioni che non sfruttano. Si prevedano contributi per sostenerli nelle spese in un momento di crisi economica”

(Arv) Venezia 23 apr. 2020 – “Il coronavirus ha stravolto il mondo universitario non soltanto bloccando la didattica e costringendo gli studenti a laurearsi attraverso un pc, ma ha anche messo a dura prova, le finanze degli universitari e dei loro genitori: bloccati a casa, senza più nessun motivo per vivere vicino alle facoltà, gli studenti fuori sede sono comunque stati costretti a pagare gli affitti nelle città universitarie, gravando ulteriormente sulle finanze familiari, in un momento in cui i genitori soffrono per la grave crisi economica e lavorativa provocata dall’emergenza Covid-19”. Lo afferma il Capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco, che aggiunge: “Per gli studenti universitari fuori sede, il Governo non ha ancora previsto alcuna misura di sostegno. Un ritardo davvero inspiegabile che deve essere colmato al più presto. Proprio per questo, oggi, ho depositato una risoluzione denominata ‘Studenti fuori sede e canoni di locazione: il governo aiuti le famiglie già duramente colpite dalla crisi sanitaria ed economica’”. “Il Comune di Vicenza – informa Finco – per mano del consigliere comunale Jacopo Maltauro, delegato alle Politiche giovanili, nei giorni scorsi, ha inviato al Ministero dell’Università, una richiesta di misure di supporto economico per le famiglie, che in questo momento stanno pagando affitti per abitazioni di fatto non utilizzate. Al momento, però, sono previsti aiuti solamente per sostenere affitti di locali commerciali, mentre le famiglie sono state lasciate completamente sole a gestire questa situazione così delicata che comporta oggettive difficoltà economiche, non imputabili alla responsabilità dello studente o dei suoi genitori.  Anche il Consiglio Nazionale degli studenti universitari, così come le varie organizzazioni rappresentative degli studenti delle nostre università, hanno chiesto al Governo un sostegno concreto. Per questo motivo sembra ancora più assurdo che Roma, non abbia ancora preso in considerazione questa categoria così troppo dimenticata”. “Non posso che unirmi al Comune di Vicenza – conclude Nicola Finco – nel chiedere al ministro competente di intervenire nel più breve tempo possibile. Chiedo anzi alla Giunta regionale, non solo di sollecitare il Governo, ma anche di valutare eventuali contributi regionali, calibrati in base alle diverse situazioni economiche familiari, a favore delle famiglie degli universitari. Non possiamo più lasciare soli i nostri ragazzi e i loro genitori”.

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(Consiglio Veneto)

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