Criminalità organizzata – Bigon (PD): “Maxi operazione anti ‘Ndrangheta a Verona. Preoccupano i possibili legami con la politica. Ennesima conferma che il Veneto non è una zona franca”

Criminalità organizzata – Bigon (PD): “Maxi operazione anti ‘Ndrangheta a Verona. Preoccupano i possibili legami con la politica. Ennesima conferma che il Veneto non è una zona franca”

(Arv) Venezia 4 giu. 2020 –  “La maxi operazione anti ‘Ndrangheta a Verona certifica, ancora una volta, la presenza ormai radicata della criminalità organizzata anche in Veneto. Purtroppo, non ci sorprende visto che lo denunciamo da tempo, a differenza di chi si ostina a dire, con voce sempre più flebile, che al Nord la mafia non esiste”. Così Anna Maria Bigon, consigliera regionale del Partito Democratico commenta l’indagine, condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Venezia, che ha portato all’arresto di 17 persone, più altre sei ai domiciliari, con l’accusa a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, riciclaggio, estorsione, truffa e corruzione, oltre a un sequestro di beni per 15 milioni.

“È un altro campanello d’allarme particolarmente preoccupante, dopo quanto accaduto a Eraclea, in quanto emergono possibili legami tra politica e criminalità organizzata, poiché dalle indagini, risulterebbero contatti tra esponenti legati a una ‘ndrina degli Arena-Nicosia e Amia, la società pubblica di gestione dei rifiuti. Non ci sono più zone franche: è il momento di guardare in faccia la realtà – sottolinea la consigliera – non si può sottovalutare il fenomeno. Ringraziamo magistrati e forze dell’ordine per il loro lavoro. Serve un impegno altrettanto forte, da parte di tutte le istituzioni anche perché con la crisi economica conseguente al Covid- 19, i tentativi di infiltrazione nel tessuto economico e sociale della nostra regione – conclude Anna Maria Bigon – sono destinati ad aumentare”. 

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(Consiglio Veneto)

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