Lectra tutela l’uso dei propri software contro società tessili di Rovigo

Lo studio Pavia e Ansaldo ha assistito il gruppo francese Lectra in una procedura giudiziaria nei confronti di una serie di società della provincia di Rovigo, operanti nel settore tessile, che facevano un uso ritenuto non autorizzato di software del gruppo.

Secondo quanto riferito in una nota, all’esito di un giudizio iniziato nel 2014 con una procedura di descrizione inaudita altera parte, molto articolata nella sua esecuzione, e poi proseguito nel merito con ampia istruttoria, il Tribunale di Venezia – Sezione Specializzata in materia di Impresa – ha riconosciuto che detti software non potevano dirsi automaticamente “incorporati” nei macchinari da taglio, ma per il loro impiego era necessario provare la titolarità di una valida licenza in capo all’utilizzatore, riconoscendo altresì il danno nella misura della royalty ragionevole.

La sentenza è tra le prime ad affrontare la questione della circolazione del software dopo che sia la Corte di Giustizia Europea sia la Corte di Cassazione italiana si sono recentemente occupate della materia.

Lectra è un player mondiale nelle soluzioni tecnologiche integrate da taglio per le aziende che utilizzano tessuti e materiali compositi, in particolare nel settore del lusso.

Lo studio Pavia e Ansaldo ha assisito Lectra nel procedimento, con un team composto dal senior partner Gian Paolo Di Santo, responsabile del Dipartimento di Proprietà Industriale e Intellettuale, e dal senior associate Gabriele Girardello.

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