Silea (Treviso). È stata la quinta sezione civile della Suprema Corte, presieduta dal giudice Aurelio Cappabianca, a respingere il ricorso del Fisco confermando così le ragioni della contribuente Voyage Promotion.
Voyage Promotion è assistita dall’avvocato romano Giuseppe Marini e dall’avvocato Andrea Codemo partner dello studio Codemo Corrado.
La vicenda risale al 2006 quando l’Agenzia delle Entrate rifiutò alla società un rimborso IVA di circa 80 mila euro, in quanto “la sede operativa della società – si legge in sentenza – risultava inesistente.”
Nel 2007 era stata la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso, a dare ragione a Voyage Promotion, riconoscendo l’esistenza del credito di imposta e il fatto che la società era stata
operativa fino al 31.8.2006. Decisione confermata anche dalla Commissione Tributaria Regionale del Veneto, adita dall’Agenzia delle Entrate.
La Cassazione, chiamata a pronunciarsi sulla vicenda dal Fisco, con ordinanza pubblicata il 28 giugno scorso, ha dichiarato inammissibile il ricorso, condannando l’Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese di lite e confermando così le ragioni della società contribuente.
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