Cimice asiatica – Gruppo PD: “Bocciate le richieste dell’opposizione. Non ci saranno risorse aggiuntive per gli indennizzi. Da Zaia e Lega nessun impegno concreto per il futuro”

Cimice asiatica – Gruppo PD: “Bocciate le richieste dell’opposizione. Non ci saranno risorse aggiuntive per gli indennizzi. Da Zaia e Lega nessun impegno concreto per il futuro”

(Arv) Venezia 18 feb. 2020 –      “Era urgente mettere a disposizione ulteriori risorse non solo per indennizzare gli agricoltori danneggiati, ma anche per occuparci delle cause profonde che hanno permesso la diffusione di questo e altri insetti nocivi. La Lega e Zaia però si sono mostrati solidali solo a parole. Al momento di prendere decisioni concrete hanno fatto un passo indietro”. È quanto afferma in una nota il Gruppo consiliare del Partito Democratico al termine della seduta straordinaria “voluta dalle opposizioni e dedicata alla mozione sulla cimice asiatica, con la doppia richiesta alla Giunta per avviare uno studio sulle conseguenze dei cambiamenti climatici sul comparto agricolo e stanziare maggiori risorse per garantire adeguati indennizzi. Doppia richiesta che è stata bocciata. A fronte di danni ingenti, circa 160 milioni soltanto in Veneto, con circa 8mila produttori coinvolti. Lo stanziamento della Giunta, 4,5 milioni nel prossimo triennio, è assolutamente insufficiente. Non basta richiamare a un maggior impegno Unione Europea e Governo, va affermato questo tema come priorità negli interventi di politiche agricole anche a livello regionale. Evidentemente la Giunta la pensa in modo diverso” aggiungono i Consiglieri democratici intervenuti nel dibattito in Aula. 

“L’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura – continuano i Consiglieri – non è una nostra fissazione, è un dato oggettivo. Sappiamo quanto questo comparto sia importante per il Veneto e dobbiamo tutelarlo veramente. Ci sono studi che dimostrano, per esempio, come l’incremento, pure minimo, delle temperature permette alla specie di completare due cicli produttivi e diventare ancora più virulenta. Per questo servirebbero più risorse: non solo per gli indennizzi immediati ma anche per aumentare le conoscenze e poter fare un’azione preventiva efficace. Ma dalla maggioranza leghista è arrivato un netto no”. 

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(Consiglio Veneto)

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