Infrastrutture – Zottis, Pigozzo (PD): “Consorzio Venezia Nuova, gestione commissariale fallimentare. Aprire una nuova fase valorizzando le professionalità”

Infrastrutture – Zottis, Pigozzo (PD): “Consorzio Venezia Nuova, gestione commissariale fallimentare. Aprire una nuova fase valorizzando le professionalità”

(Arv) venezia 2 apr. 2020 –    “Il test di sollevamento delle paratoie a Chioggia è andato bene e questa è un’ottima notizia: un motivo in più per sciogliere i troppi nodi sulla futura gestione del Mose e valorizzare il personale”.

Lo affermano i consiglieri regionali del Partito Democratico, Francesca Zottis e Bruno Pigozzo, “all’indomani del secondo giorno di prove, trascorso senza problemi, e della contemporanea relazione del Consorzio Venezia Nuova sui conti”. 

“Alla luce del resoconto, appare ancora più evidente la necessità di uscire dalla fase emergenziale – osservano gli esponenti Dem – Va abbandonata la gestione commissariale; bisogna aprire una nuova fase che dia certezze sull’intero sistema relativo al completamento, collaudo, funzionamento e manutenzione del Mose. Bisogna difendere la professionalità di circa 250 lavoratori, che non si improvvisa in qualche settimana”.  

“I risparmi durante il periodo del commissariamento, mostrati con orgoglio, sono in realtà la conseguenza inevitabile di una produzione praticamente ferma – osservano i consiglieri regionali – Solo nel 2019, stati spesi ben due milioni di euro in consulenze esterne, talvolta ricorrendo a personale addirittura in pensione, quando gran parte delle professionalità erano già presenti in azienda. E nella relazione mancano i dati relativi alle prestazioni svolte dal 2015 al 2018”. “Alla luce di tutto ciò, crediamo sia indispensabile mettere fine a questa gestione e ripartire – concludono Francesca Zottis e Bruno Pigozzo –  Torniamo a chiedere l’istituzione di una Cabina di regia con Regione, Città metropolitana di Venezia, Autorità portuale, Ministero dei Trasporti e dell’Ambiente, con compiti di indirizzo, sia sugli interventi di gestione del sistema Mose, che sul monitoraggio delle relative opere di compensazione ambientale; in questo modo, verrebbero date risposte certe ai lavoratori. Questa richiesta era stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nel 2018, ma finora è rimasta lettera morta”. 

/639

(Consiglio Veneto)

Please follow and like us