Coronavirus – Zanoni (PD): “Zaia spieghi le sue affermazioni sul virus artificiale, perché la scienza sostiene altro. Non è obbligatorio avere un’opinione su tutto”

Coronavirus – Zanoni (PD): “Zaia spieghi le sue affermazioni sul virus artificiale, perché la scienza sostiene altro. Non è obbligatorio avere un’opinione su tutto”

(Arv) Venezia 13 mag. 2020 –      “Credo che Zaia dovrebbe chiarire meglio la sua sparata sul virus artificiale. Dopo i cinesi che mangiano i topi vivi e la gaffe più innocua su Eracleonte da Gela, ecco un altro scivolone del Governatore- tuttologo che forse ritiene un preciso dovere istituzionale esprimersi su qualsiasi cosa”.

Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Zanoni, che informa: “Presenterò una Interrogazione in merito. Giulia Poloni, giovane biologa molecolare di Montebelluna, attualmente ricercatrice ad Oxford, ha scritto una lettera aperta a Zaia per chiedere ‘su quali basi scientifiche un presidente di Regione faccia queste affermazioni, quali sono le strutture regionali competenti che lo hanno convinto a rilasciare simili dichiarazioni!’”.  

“Sottoscrivo le parole di Giulia Poloni, che giustamente si sente offesa e demoralizzata – afferma l’esponente Dem – Ritengo grave e inaccettabile che ognuno possa avere ‘un’opinione’ in ogni materia, e che la esprima, soprattutto se dall’alto di una carica importante come la sua. Le scuse ufficiali all’intero mondo della scienza sarebbero fortemente gradite”.

“Il metodo scientifico si fonda, infatti, su osservazioni, ipotesi e ripetizioni non opinioni personali – osserva il consigliere –  Dal mondo medico non c’è una sola conferma sull’artificialità del Sars Cov-2; i dati disponibili propendono per un’origine naturale, così come al momento è purtroppo solo un’ipotesi che il Coronavirus stia perdendo forza. In ogni caso, come scrive la ricercatrice, su quali basi Zaia afferma che un virus artificiale perderebbe forza più velocemente di uno naturale? E cosa significa? È, come viene evidenziato nella lettera, ‘il pane comprato in panificio che dura meno di quello fatto in casa con lievito madre? Cosa risponde Zaia a tutte queste domande?”.

“È sconfortante sentire frasi del genere dal presidente di una Regione che, grazie al lavoro di scienziati e del personale sanitario, è riuscita a gestire l’emergenza nel migliore dei modi – conclude Andrea Zanoni – Sembra quasi di sentire Trump: meno male che al nostro Governatore non è venuto in mente di suggerire iniezioni di candeggina e disinfettante per uccidere il virus!”.

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(Consiglio Veneto)

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