Emergenza coronavirus e immigrazione – Corsi (LN): «Protesta degli immigrati a Valpantena per il cibo, pretese inconcepibili in un momento in cui i cittadini soffrono e sono senza lavoro»

Venezia, 7 maggio 2020 – «Nei giorni scorsi i residenti di Quinto di Valpantena, a Verona, hanno scoperto improvvisamente che 40 migranti che erano ospitati presso l’Hotel Monaco sono stati trasferiti presso il vecchio albergo Valpantena, in disuso e inadeguato, dopo che un centinaio di ospiti della struttura di accoglienza erano risultati positivi. Nessun cittadino era stato avvertito di questo: siamo stati semplicemente messi di fronte al fatto compiuto. In un momento particolare come quello che stiamo vivendo, l’insicurezza è grande, nonostante le limitazioni al movimento. In più, oltre alla paura per la propria incolumità, ora i residenti devono anche affrontare le proteste e le rimostranze dei migranti, insoddisfatti delle condizioni dell’ospitalità». A denunciarlo è Enrico Corsi, consigliere regionale del gruppo Lega.

«Ieri, infatti – continua a raccontare Corsi – gli immigrati hanno gettato in strada i vassoi con il cibo: non lo trovavano di loro gradimento. Tra i motivi di protesta, anche la mancanza di internet. I cittadini in questo periodo sono messi a dura prova, molti di loro sono in cassa integrazione e altri hanno addirittura perso il lavoro. C’è gente che non sa come fare la spesa per i propri figli. Non possiamo accettare che ci siano migranti che protestano perché non gradiscono il cibo che viene loro offerto. Anche gli italiani sono stati costretti a migrare, sono andati a lavorare in Belgio, in Brasile, in Argentina. Ricordiamo i racconti dei nostri genitori e dei nostri nonni: hanno faticato con umiltà, accettando condizioni di vita per loro umilianti. Non possiamo tollerare che queste persone, invece, abbiano solo pretese».

(Lega Nord)

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