Fondo San Nicolò, in aiuto alle famiglie: dal 3 giugno il via alle domande

Con un fondo finanziario la Diocesi vuole rispondere alle esigenze e ai problemi delle famiglie. Prende avvio il nuovo fondo per integrare il reddito, a cui si affiancano 100 borse di studio per l’Università da 500 euro ciascuna, derivanti dall’eredità Chiap e altri interventi mirati, come le borse alimentari (per cui sono stati stanziati 100 mila euro) e aiuti a fondo perduto della Caritas.

«Il fondo San Nicolò e l’azione della Caritas diocesana guardano alle famiglie in stato di necessità, non semplicemente alle problematiche lavorative: perché la famiglia è la base e la forza della nostra società». Don Fabrizio Favaro, vicario episcopale per gli Affari Economici del Patriarcato, sintetizza in questo modo gli sforzi e gli obiettivi di questo nuovo strumento di intervento sociale, approntato in queste settimane, per aiutare quanti hanno subito gravi riduzioni del reddito in conseguenza della pandemia da Covid-19. Il Patriarca Francesco ha promosso questo gesto per manifestare la prossimità della comunità ecclesiale veneziana e offrire un primo soccorso a quelle famiglie che, a causa della epidemia in atto, hanno perso ogni forma di sostentamento.

I requisiti. Essere residenti nel Patriarcato, disoccupati o aver ridotto il lavoro dal primo marzo in modo tale da non superare la soglia di povertà assoluta (meno di € 400,00 per ogni componente il nucleo famigliare) e non percepire altre forme di sussidio. Ovviamente sarà riconosciuto solo un contributo per famiglia.

Il fondo. San Nicolò si propone, dunque, di contribuire al reddito dei nuclei famigliari, considerando sia le diverse condizioni concrete sia la natura delle necessità. Sono stati messi a disposizione 350 mila euro provenienti dai fondi per la carità del Patriarcato di Venezia e dal recente stanziamento straordinario dei fondi dell’8×1000.

Il form. Per queste ragioni è stato precisato il modo attraverso il quale sarà possibile accedervi: dal 3 giugno sarà operativo il sito dedicato www.patriarcatovenezia.it/fsn in cui sarà possibile compilare online un form per fissare un appuntamento di persona con gli operatori deputati; oppure si potrà telefonare al numero verde 800.708240 o scrivere alla mail fsn@patriarcatovenezia.it che sono stati attivati appositamente. Sullo stesso sito si troveranno le documentazioni e i moduli da compilare per poter presentare le candidature. Guidati dagli operatori della Caritas veneziana, gli utenti potranno così consegnare le domande.

La valutazione. Nel più breve tempo possibile una commissione di valutazione composta da cinque persone (tra cui commercialisti e avvocati) esaminerà i moduli e risponderà alle richieste. I contributi saranno commisurati ai bisogni e erogati via bonifico, solo eccezionalmente in contanti attraverso le parrocchie. «Le famiglie possono avvalersi dell’aiuto degli uffici Acli di Marghera, che sono coinvolte nell’operazione, per compilare la modulistica» precisa don Favaro.

Borse alimentari. Per sopperire però anche alle esigenze alimentari sono stati stanziati altri 100 mila euro per le borse spesa settimanali, insieme a varie iniziative a fondo perduto per interventi mirati gestite dalla Caritas.

Marco Zane (articolo tratto da Gente Veneta n. 19/2020)

(Diocesi di Venezia)

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