FASE 2. COLDIRETTI: +30% DI NUOVI POVERI. IN VENETO DONATI 6 MILA KG DI SPESA SOSPESA. LA SOLIDARIETA’ CONTINUA ALL’INSEGNA DI CAMPAGNA AMICA

FASE 2. COLDIRETTI: +30% DI NUOVI POVERI. IN VENETO DONATI 6 MILA KG DI SPESA SOSPESA. LA SOLIDARIETA’ CONTINUA ALL’INSEGNA DI CAMPAGNA AMICA

FASE 2. COLDIRETTI: +30% DI NUOVI POVERI.  IN VENETO DONATI 6 MILA KG DI SPESA SOSPESA

PASTI CALDI E RACCOLTA CIBO, LA  SOLIDARIETA’ CONTINUA ALL’INSEGNA DI CAMPAGNA AMICA

 

4 giugno  2020 – Aumentano del 30% i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto e addirittura di cibo per mangiare. Lo rende noto Coldiretti Veneto che, durante l’emergenza sanitaria ha messo in campo iniziative di solidarietà rivolte ai bisognosi tra le quali la “spesa sospesa” che ha permesso la raccolta 6 mila chilogrammi di prodotti da destinare agli enti di beneficenza. Il lock down – spiega Coldiretti Veneto rileva un incremento degli indigenti dovuto al crollo della ricchezza prodotta dal Paese, con un calo del PIL del 5,4% in termini tendenziali nel primo trimestre del 2020 rilevato dall’Istat. Fra i nuovi poveri  – sottolinea la Coldiretti – c’è chi ha perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che si sono fermate. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche con richieste di aiuto anche da padri e madri che non sanno piu’ come sfamare i figli con la chiusura delle mense scolastiche che per molti rappresentavano una occasione per un pasto caldo garantito.

Tra gli indigenti ci sono anche bambini di età inferiore ai 15 anni che hanno bisogno di aiuto per bere il latte o mangiare. Le situazioni di difficoltà si registrano in Veneto ma sono diffuse lungo tutta la Penisola. Le maggiori criticità – conclude la Coldiretti – sono nel Mezzogiorno anche se la situazione interessa il Lazio e la Lombardia dove più duramente ha colpito la pandemia. Una emergenza sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale – continua la Coldiretti – si è attivata la solidarietà per rafforzare gli interventi sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà. Quasi 4 italiani su 10 (39%) dall’inizio dell’emergenza hanno dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo dagli agricoltori con la spesa sospesa, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.

(Coldiretti Rovigo)

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