Comunicato stampa: un protocollo d’intesa tra Comune e Università per la realizzazione del Climate City Contract

Il Comune di Padova ha inserito da lungo tempo nella propria agenda politica il tema della mitigazione e dell’adattamento della città ai cambiamenti climatici. Si tratta di un percorso ventennale culminato nel giugno 2021 con l’approvazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile ed il clima.
Attraverso la redazione del PAESC sono state identificate misure concrete per ridurre le emissioni climalteranti, promuovendo una città più efficiente e rinnovabile, con una mobilità sostenibile ed un’economia a basse emissioni di carbonio, fissando obiettivi ambiziosi al 2030 e coinvolgendo attivamente gli attori del territorio ed i cittadini in un percorso di sviluppo equilibrato e resiliente.
A fine aprile 2022 la Commissione Europea, nell’ambito della Missione Net Zero Cities, ha incluso Padova, unica città veneta, tra le 100 città in Europa e le 9 in Italia che tenteranno la sfida della neutralità climatica entro il 2030. Questo riconoscimento è subordinato alla redazione del Climate City Contract, grazie al quale il territorio padovano potrà accedere a nuove fonti di finanziamento per progetti innovativi e di decarbonizzazione. 

Il Climate City Contract è un documento programmatico composto di 3 parti:  

  • gli accordi per il clima, da sottoscriversi con gli stakeholders del territorio – realtà locali, associazioni e cittadini – per condividere obiettivi, strategie e azioni;  
  • il piano d’azione, nel quale delineare la strategia e le misure per la neutralità climatica entro il 2030 nei settori della pianificazione urbana, della riqualificazione degli edifici, della mobilità, della produzione di energia da fonti rinnovabili, dell’economia e dei servizi;  
  • il piano degli investimenti, nel quale definire, per ciascuna azione del piano, costi, benefici e potenziali fonti di finanziamento. 

Il Climate City Contract è un documento complesso, che include misure promosse ed attuate da una molteplicità di attori pubblici e privati, con il coordinamento del Comune di Padova. Nel periodo marzo-maggio 2023 è stato realizzato un primo percorso partecipato, coinvolgendo attivamente numerose realtà cittadine e facendo emergere impegni e obiettivi concreti di decarbonizzazione. 
Questo documento verrà adottato nel 2023. Successivamente si avvierà la fase di attuazione e monitoraggio del Piano, con scadenza al 2030 e alcuni step intermedi di valutazione ed eventuale retroazione sulle scelte compiute.  L’Università di Padova nell’ambito del progetto UniPadova Sostenibile, è attivamente impegnata nella definizione di politiche e strategie per la decarbonizzazione sia attraverso interventi di carattere tecnico-scientifico che attraverso azioni strategiche volte alla riduzione dei propri impatti, secondo quanto definito nella Carta degli Impegni di Sostenibilità 2023-2027.
Grazie alla firma del protocollo d’intesa, Comune di Padova e Università degli Studi di Padova intendono coordinare le loro azioni e progettualità e collaborare efficacemente nel raggiungimento degli obiettivi della Missione Net Zero Cities, assicurando un’efficace raccolta, organizzazione e condivisione delle informazioni e delle conoscenze sui temi della neutralità climatica. Comune e Università collaboreranno altresì in iniziative di divulgazione, campagne di informazione, eventi e progetti formativi sui temi della sostenibilità, per aumentare la consapevolezza e il coinvolgimento di tutti i cittadini e degli altri attori del territorio.
L’obiettivo principale del protocollo è quello di pianificare e favorire l’attuazione del Climate City Contract, strumento in grado di migliorare la qualità della vita e dei servizi per tutte le persone che vivono, studiano, lavorano nel territorio padovano. Il protocollo d’intesa, della durata di otto anni, in grado di traguardare il 2030, anno di riferimento per il Climate City Contract, verrà ulteriormente declinato attraverso la sottoscrizione di accordi operativi e potrà coinvolgere altri soggetti, in una logica di rete, che per competenze possono garantire contributi significativi su aspetti tecnico-specialistici. 

L’assessore all’ambiente del Comune di Padova Andrea Ragona commenta: “Questo protocollo si inserisce all’interno del percorso cosiddetto delle 100 città per la neutralità climatica al 2030. Un’obiettivo che non possiamo raggiungere da soli ma come abbiamo sempre detto è un percorso che si fa con l’intera città: il Climate City Contract è proprio lo strumento che ci guiderà nel raggiungere l’obiettivo che ci chiede l’Europa. Per ottenere questi risultati è necessario però un approccio scientifico e di metodo, cui l’Università vanta grandi eccellenze, e il Protocollo ci aiuterà nel fare sinergia.” 

La prorettrice alla sostenibilità dell’Università degli Studi di Padova Francesca da Porto afferma: “L’Università di Padova non solo è impegnata in politiche di sostenibilità finalizzate alla riduzione delle proprie emissioni, ma è anche un eccellente polo di ricerca in grado di fornire supporto allo sviluppo di piani e azioni che il Comune deve mettere in campo per raggiungere l’obiettivo di neutralità carbonica. Al suo interno operano già centri di ricerca che si occupano di temi strettamente correlati a quelli che saranno contenuti nel Climate City Contract, e mediante il protocollo sarà possibile anche creare sinergie tra vari progetti che l’università ha avuto finanziati dal PNRR e le attività nell’ambito delle “Net Zero Cities” del Comune. Penso in particolar modo al parternariato esteso sulla sostenibilità economico-finanziaria dei sistemi e dei territori, che si occupa appunto di formulare strumenti di valutazione e pianificazione per enti e pubbliche amministrazioni, ma anche al parternariato sugli scenari energetici del futuro o a quello sulla mobilità sostenibile. Sarà possibile in questo modo per l’Università e il Comune collaborare per definire il quadro generale d’intervento da un lato, e per sviluppare assieme azioni concrete, ad esempio nel campo delle comunità energetiche, dall’altro. La collaborazione si estende anche al campo della formazione e della divulgazione: si sta già organizzando, congiuntamente anche ad altri enti, un corso destinato a formare cittadini più consapevoli e responsabili in relazione alle tematiche di sostenibilità ambientale, ma seguiranno anche altre iniziative di informazione e divulgazione destinate ad un pubblico ampio“.  

La consigliera comunale con delega alla neutralità climatica Chiara Gallani sottolinea: “Con questo protocollo si certifica una sinergia naturale per un obiettivo comune e importantissimo. Tra l’autunno e la prossima primavera tutte le cento città arriveranno alla stesura del proprio Climate City Contract, e il rapporto con l’Università per noi sarà il fulcro del piano di azione strategico. Lavoreremo insieme anche sulla consapevolezza e l’informazione ai cittadini, un altro pezzo fondamentale del lavoro, dal momento che si stima il 7% delle emissioni si possano abbassare solo con la consapevolezza delle persone. Con questo protocollo si intersecano due piani: quello del Climate City Contract e quello del PNRR, sul quale l’università vanta molte risorse e un importante impegno, del quale Padova città neutrale può diventare un laboratorio che vogliamo sia da esempio anche per le altre città, per una rete non solo tra comuni ma tra importanti Università del nostro Paese”.

(Comune di Padova)

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