Fenice e Scala avversarie in una partita di calcio allo stadio San Siro di Milano

La Fenice e la Scala si sono sfidate in una partita di calcio nella splendida cornice dello stadio San Siro di Milano. Per il Teatro veneziano si è trattato di un vero e proprio debutto in questa magnifica cornice, tra l’altro dall’esito felicissimo, perché la formazione a undici, composta principalmente da professori d’orchestra della Fondazione, ha battuto l’avversaria scaligera per due reti a uno aggiudicandosi l’ambito trofeo La Scala del calcio. Reti del violoncellista Enrico Graziani, raddoppio del violinista Eugenio Sacchetti per la squadra lagunare, infine per la squadra di casa gol di Giacomo Niola, dell’organizzazione della produzione della Scala.

Tra i migliori giocatori in campo è spiccato Enrico Balboni, primo violino della Fenice, grandissimo appassionato di calcio, interprete magnifico del ruolo del portiere. Evidente è stata l’emozione di tutti i giocatori, soprattutto dei veneziani, e del presidente Ruggero Peraro, responsabile degli Affari Generali del Teatro La Fenice, che si sono sentiti privilegiati nel poter giocare in uno degli stadi più importanti del mondo, calcato dai migliori calciatori della storia recente e passata. La squadra della Fondazione Teatro La Fenice è supportata da alcuni storici fornitori del Teatro: Markas Service srl, mind@ware srl, Venezia Servizi AntincendioSC, Transport Service, Bortoli Assicurazioni del Gruppo Generali

Questo incontro si è svolto martedì 6 giugno, pochi giorni dopo una serie di importanti collaborazioni artistiche del Coro del Teatro La Fenice con la Scala: tra le più recenti, l’esecuzione della Sinfonia dei Mille di Gustav Mahler al Teatro alla Scala e il concerto nella Basilica di Sant’Ambrogio che ha visto la voce dei detenuti di San Vittore unita a quelle degli Artisti del Coro della Scala di Milano e del Coro e Orchestra del Teatro La Fenice nell’esecuzione dell’oratorio laico-spirituale La passione.

L’auspicio è che questi incontri sportivi possano proseguire anche in futuro, non solo per alimentare quella rivalità sana tra le due Fondazioni lirico-sinfoniche, ma anche come strumento di promozione popolare di un comparto artistico che merita sempre più un’attenzione ‘da stadio’.

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