Sta suscitando la curiosità di vicentini e turisti l’esposizione, nel cortile di Palazzo Trissino in corso Palladio 98, del “Il Giro della Rua. Vicenza, 1444” dedicata alla spettacolare Macchina che dal 1444 identifica la seconda festa più antica del Veneto.

Fino a domenica 10 settembre, dalle 9 alle 19, è ancora possibile vedere “la Rueta” in legno di proprietà Ipab, che solitamente viene portata in parata da un gruppo di volontari, e una selezione di cimeli storici originali provenienti dalla Raccolta Walter e Antonio Stefani, oggi depositati al Museo Diocesano “mons. G.Nonis”.

Si può inoltre vedere un video di 7 minuti che ripercorre la passione della città per questa festa: con titoli in italiano e inglese, è realizzato da Murnau Film e Daam Studio, vede la regia di Daniele Cazzola, già regista del film “La Rua. La Magia di Vicenza” (2021) e le musiche originali di Davide Pezzin.

Con la mostra, promossa da Comune di Vicenza, Diocesi di Vicenza, Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Vicenza e Bassano, con l’Associazione Comitato per la Rua di Vicenza e Pro Loco Postumia e curata da Davide Fiore, l’amministrazione comunale prosegue le celebrazioni dell’antica festa cittadina, programmata con cadenza biennale.

Costruita per volontà della “Congregazione dei Nodari” che nel 1441 decise di finanziare un proprio cero per il Corpus Domini, la Rua fa la sua apparizione nel 1444, con l’uscita in piazza della prima macchina spostata a spalla da decine di Facchini. Nel 1616 la Rua diventa un simbolo civico, perdendo la connotazione religiosa e, da allora, diviene un appuntamento spettacolare per tutti i cittadini, talvolta rimontata anche nell’occasione di visite di delegazioni straniere. Con la distruzione dell’ultima Rua storica, di cui rimane una ripresa curata dall’Istituto Luce del 1926, la Rua moderna viene ricostruita nel 2008, per celebrare i 100 anni dell’Amcps e, nel 2010, riprende il proprio “Giro.