Pnrr, sindaco Possamai: «Progetti presentati a febbraio quando si poteva attendere giugno»

«Un aumento dei costi di 6,6 milioni di euro pari al 18 per cento non è fisiologico, nemmeno in una situazione storica come l’attuale. Si è voluto correre e si sono fatti errori, sottostimando il valore economico di numerosi progetti. Adesso non si tratta di cofinanziare. Si tratta di ripianare, che è cosa ben diversa. È giusto che i vicentini lo sappiano. Chiarito questo, lavoriamo tutti assieme per reperire le risorse che mancano per portare a casa i lavori programmati».
Il sindaco Giacomo Possamai, che proprio oggi ha scritto al ministro per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, Raffaele Fitto, evidenziando la situazione di Vicenza – respinge una a una le obiezioni mosse dagli ex amministratori sui motivi che hanno prodotto lo sforamento di 6 milioni e 600 mila euro sul valore dei progetti Pnrr.
Il primo tema riguarda l’accesso al cosiddetto “fondone” previsto dallo Stato per far fronte all’aumento dei prezzi: «Confermo che potremo provare ad accedervi nel 2024 – dichiara il sindaco – solo a seguito dell’utilizzo delle somme accantonate a bilancio dalla passata amministrazione, ovvero quei 2 milioni e mezzo di euro destinati alla nuova Bertoliana che hanno impedito al Comune di fare richiesta per il 2023».
Il secondo argomento è relativo alla scelta di procedere con gli appalti integrati: «Fin da metà gennaio – rileva il sindaco – il ministero ha prorogato a fine maggio, e successivamente al 30 giugno, i termini per la presentazione dei progetti.  Indipendentemente da questa proroga, l’amministrazione Rucco ha presentato tutti i progetti a fine febbraio, con la formula dell’appalto integrato e degli studi di fattibilità che hanno in più casi prodotto la sottostima dei costi».
Non trova riscontro, infine, nemmeno l’affermazione che il Pnrr sia“per definizione” un cofinanziamento: «Per quanto riguarda Vicenza – conclude il sindaco – i progetti sono tutti coperti da fondi comunitari, ad eccezione del progetto relativo all’adeguamento dell’immobile di via Torino. Per quanto riguarda le altre città tirate in ballo, o hanno previsto preventivamente di cofinanziare qualche progetto, o hanno preferito rinunciare a iniziative che si stavano rivelando troppo onerose. Trovandosi oggi in condizioni ben diverse dal doverripianare a posteriori i fondi mancanti a causa di stime sbagliate».

ATTENZIONE: La notizia si riferisce alla data di pubblicazione indicata in alto. Le informazioni contenute possono pertanto subire variazioni nel tempo, non registrate in questa pagina, ma in comunicazioni successive.

(Comune di Vicenza)

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