Irc: tempo di iscrizioni, per una scelta educativa

Il periodo gennaio-febbraio nella scuola vede alcuni passaggi molto importanti per gli studenti, le loro famiglie e per gli insegnanti. In questo periodo si conclude la prima parte delle attività didattiche con le valutazioni periodiche, che possono dare una visione di come procede il percorso formativo dei ragazzi. Si fanno i primi bilanci, che a volte confermano la validità dell’impegno dimostrato nei primi mesi, altre volte richiedono un ripensamento e la valutazione di nuove prospettive. In questa fase si inserisce la scadenza per le iscrizioni al prossimo anno scolastico.
Una delle decisioni che i ragazzi e le loro famiglie sono chiamati a prendere è quella relativa alla scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Tale scelta diviene ancora più importante negli anni di passaggio da un ordine scolastico a un altro, soprattutto alla fine del primo ciclo con la scelta della scuola superiore. Quest’anno l’iscrizione al prossimo anno scolastico si dovrà fare dal 18 gennaio al 10 febbraio, online sulla piattaforma https://unica.istruzione.gov.it/it .
“La scuola è la forza più potente per cambiare il mondo”, affermava Nelson Mandela; “L’istruzione e la conoscenza ci rendono liberi nelle nostre scelte – affermava don Lorenzo Milani -; ci insegna a essere cittadini”. Se osserviamo la realtà in cui ci troviamo a vivere, ci rendiamo conto di quanto urgenti siano i cambiamenti sociali verso una nuova umanità centrata sulla persona, il suo rispetto, la sua libertà e la sua responsabilità verso il creato, verso gli altri, verso la società.
In questo contesto, il Concordato riconosce e riafferma il valore della cultura religiosa e l’importanza dei principi del cattolicesimo come patrimonio storico del popolo italiano. La cultura religiosa è un sapere che può aiutare a comprendere il mondo, con una mente aperta perché “nessuno può pretendere di conoscere l’umanità senza conoscere le sue fedi” (N. Smart). Per conoscere la cultura e la storia del popolo italiano è necessario conoscere i fondamenti del cristianesimo. L’obiettivo nella scuola non è di far diventare credenti, ma di dare la possibilità di conoscere, di avere una preparazione culturale anche in materia religiosa.
Le Indicazioni nazionali per l’insegnamento della religione cattolica prevedono una materia scolastica che aiuti gli studenti a riflettere e a interrogarsi sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo.
Il card. Matteo Zuppi afferma: “C’è bisogno dell’insegnamento della religione per capire il mondo dove siamo, le nostre radici. Continuo spesso a dire: come si può capire veramente Manzoni o Dante, o la storia dell’arte, o buona parte della filosofia, senza avere una formazione culturale (non catechetica) religiosa di base?”.
Le difficoltà esistenziali che molti ragazzi vivono, le incertezze o carenze educative da parte di molti adulti, le vicende sociali in alcuni casi allarmanti, gli scenari internazionali preoccupanti, richiedono un forte impegno formativo da parte di tutti, in particolare della scuola. L’insegnamento della religione cattolica all’interno della scuola e secondo le finalità scolastiche si propone come un percorso di crescita di personalità mature, responsabili, aperte al dialogo e capaci di assumersi la responsabilità di scelte per la propria vita e per la società a cui si appartiene.
E’ un contributo importante, un servizio ai ragazzi, alle famiglie e alle comunità di appartenenza, è una scelta educativa proposta a tutti.

(Roberto Baruzzo, direttore ufficio diocesano Irc)

(Diocesi di Treviso)

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