Ambra Angiolini al Teatro Toniolo veste i panni di Oliva Denaro

La Stagione di Prosa del Teatro Toniolo prosegue il 23 e 24 marzo con un’intenso spettacolo fuori abbonamento: sul palco del teatro mestrino torna Ambra Angiolini con Oliva Denaro per la regia di Giorgio Gallione.La Stagione di Prosa del Teatro Toniolo è organizzata dal Settore Cultura del Comune di Venezia con Arteven circuito multidisciplinare regionale.

C’è una storia vera, e c’è un romanzo. La storia vera è quella di Franca Viola, la ragazza siciliana che a metà degli anni 60 fu la prima, dopo aver subito violenza, a rifiutare il cosiddetto “ matrimonio riparatore “. Il romanzo prende spunto da quella vicenda , la evoca e la ricostruisce, reinventando il reale nell’ordine magico del racconto.

All’inizio Oliva è una quindicenne che nell’Italia di quegli anni, dove la legge stabiliva che se l’autore del reato di violenza carnale avesse poi sposato la “ parte offesa”, avrebbe automaticamente estinto la condanna (anche se ai danni di una minorenne), cerca il suo posto nel mondo.

E, in un universo che sostiene che “ la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia “, Oliva ci narra ,ormai adulta, la sua storia a ritroso, da quando ragazzina si affaccia alla vita fino al momento in cui, con una decisione che suscita scandalo e stupore soprattutto perché inedita e rivoluzionaria, rifiuta la classica “ paciata “ e dice no alla violenza e al sopruso.
Una storia di crescita e di emancipazione che scandaglia le contraddizioni dell’amore (tra padri e figlie, tra madri e figlie) e si insinua tra le ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa. Ma Oliva, proprio come Franca Viola, decide di essere protagonista delle proprie scelte, circondata da una famiglia che impara con lei e grazie a lei a superare ricatti, stereotipi e convenzioni. Un padre che frequenta il silenzio e il dubbio , ma che riuscirà a dire alla figlia “se tu inciampi io ti sorreggo”, e una madre che, dapprima più propensa a piegarsi alla prepotenza e al fatalismo, riuscirà infine a spezzare le catene della sottomissione e della vergogna.

Grazie alla scrittura limpida, poetica, teatralissima e immaginifica di Viola Ardone, Oliva Denaro diventa così la storia di tutte le donne che ancora oggi pensano e temono di non aver scelta, costrette da una legge arcaica e indecente (lo stupro fino al 1981 era considerato solo oltraggio alla morale e non reato contro la persona) ad accettare un aguzzino e un violentatore tra le mura di casa.
Una storia di ieri e di oggi, che parla di libertà, civiltà e riscatto.

informazioni, www.culturavenezia.it

(Comune di Venezia)

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