Comunicato stampa: inaugurata piazza Savelli alla Stanga. Pavimentazione drenante, verde, alberi e un ridisegno del parcheggio ne fanno un modello da replicare in altre aree della città

E’ stata inaugurata martedì 9 aprile la nuova Piazza Savelli, alla Stanga completamente trasformata rispetto al passato. Il Comune ha individuato infatti nel grande parcheggio che  era di fatto Piazza Savelli, un primo intervento concreto di mitigazione ambientale, capace di ridurre significativamente i rischi generati dai cambiamenti climatici, sia per quanto riguarda gli impatti idraulici (notevoli superfici impermeabili investite da portate d’acqua meteorica sempre crescenti), sia per quanto concerne le isole urbane di calore. L’intervento che è stato finanziato con 829 mila euro dal Ministero dell’Ambiente ha trasformato quella che era una grande area asfaltata priva di verde in una piazza che mantiene i parcheggi a servizio delle attività presenti, ma con una pavimentazione drenante e non più impermeabile come è l’asfalto, percorsi pedonali e ciclabili, un nuovo arredo urbano, alberi, verde e colonnine di ricarica per i veicoli elettrici che saranno installate a breve. Alcuni numeri danno bene l’idea dell’importanza dell’intervento oggi concluso: la piazza ha una superficie complessiva di 6800 mq: di questi 2000 sono stati trasformati a prato con un terreno particolarmente ricettivo nei confronti della pioggia, mentre i rimanenti 4800 mq,  di viabilità e parcheggio sono pavimentati con uno speciale conglomerato altamente drenante, e di colore molto chiaro.  In questo modo non solo la piazza non è più una grande superficie impermeabile, ma essendo chiara assorbe meno i raggi del sole e quindi l’aria si scalda di meno. Per dare un’idea dei volumi di acqua che non finiranno nei sistemi di raccolta delle acque piovane basta fare un semplice calcolo. Una precipitazione di 10 mm di pioggia, quindi normale, significa che per ogni mq sono caduti 10 litri d’acqua.  Moltiplicati per 6800 mq  vuol dire ben 68.000 litri di acqua che vengono assorbiti nel terreno, non vanno a gonfiare i fossati e i canali e contribuiscono a ricaricare le falde.  Ancora, una recente ricerca dell’Università ha sulle isole di calore nella nostra città, dalla quale emerge che alla stessa ora, la temperatura di zone totalmente costruite e senza alberi è di ben cinque gradi più alta che di quelle con molto verde come Città Giardino e il Basso Isonzo. Ecco quindi che i 52 alberi che sono stati piantati (lecci tigli carpini e liriodendri) assieme a circa 300 piante erbacee contribuiranno ad abbassare la temperatura della piazza e di tutta l’area limitrofa.  I parcheggi a servizio delle attività della zona sono 114, di cui 53 a pagamento,  e 59 “bianchi” cioè gratuiti, compresi 5 per le auto dei disabili.  Il parcheggio è predisposto per l’installazione di 16 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.

L’assessore al Verde Antonio Bressa sottolinea: “La realizzazione di questo progetto non solo rappresenta uno straordinario cambiamento per una zona molto importante per la città, vista la quantità di persone che qui ci lavorano, ma perché rappresenta un modello che vogliamo replicare nei prossimi lavori di ammodernamento della città confermando il nostro impegno per una città sempre più attenta all’ambiente. Il nostro obiettivo è infatti quello di intervenire con progettazioni simili che hanno il pregio di mitigare le isole di calore, aumentare le superfici drenanti e migliore sensibilmente la qualità degli spazi urbani grazie al valore aggiunto portato dagli alberi e dal verde. Sia la zona industriale che altre aree anche centrali della città densamente urbanizzate hanno bisogno di tornare a respirare grazie alla messa a dimora di nuovi alberi e alla liberazione di superfici ora asfaltate, come abbiamo fatto qui in Piazza Savelli. Godiamoci quindi questa riuscita operazione di trasformazione che è già molto apprezzata da tutte le realtà attive nella zona e da qui prendiamo ispirazione per un modello di città che vuole puntare su spazi sempre più vivibili, moderni e sostenibili grazie all’integrazione del verde nel tessuto urbano“.

La Consigliera comunale delegata al progetto “100 Neutral Cities” commenta: “Questo è un paradigma di un intervento in un’area che prima, guardandola dall’alto, era totalmente asfaltata, senza verde, quindi una importante isola di calore e con problemi anche in caso di pioggia.  Il progetto è nato nell’estate del 2021, quando il Ministero dell’Ambiente  ha pubblicato un bando, che possiamo ben dire era illuminato e innovativo, perché con importanti finanziamenti dava la possibilità di portare avanti vari progetti di depavimentazione.  I tempi per partecipare erano molto ristretti, appena un paio di mesi, ma abbiamo deciso di impegnarci al massimo e di partecipare e ci siamo riusciti grazie alla convergenza di intenti degli stake holders di quest’area. Così con il lavoro congiunto dell’ Assessorato all’Ambiente, della Camera di Commercio che ha  preparato il primo progetto e di Soft city siano riusciti a partecipare e ad essere tra i vincitori del bando.  I benefici ambientali sociali ed anche estetici di questo intervento sono oggi sotto gli occhi di tutti e quindi ringrazio chi ha collaborato a tutto questo“.

Il caposettore al Verde del Comune di Padova Ciro Degl’Innocenti spiega gli aspetti tecnici dell’intervento: “A questo progetto ha collaborato anche in modo significativo il settore Lavori Pubblici.  Abbiamo lavorato per raggiungere due obiettivi: avere la massima permeabilità possibile della pavimentazione, che doveva comunque essere adeguata al transito dei veicoli, e avere la massima albedo, cioè capacità di riflessione della luce possibile. Questo ci protegge sia dalle piogge concentrate in poco tempo, che dalle isole di calore.  Gli alberi e il prato inoltre sono a un livello inferiore rispetto alla pavimentazione, perché funzionano anche come “casse di espansione” per raccogliere l’acqua piovana in caso di piogge molto intense e concentrate in poco tempo.  Questi sono i principi che hanno guidato questo intervento che è un piccolo tassello che potrà essere esteso in altre aree con la collaborazione di chi lavora nella progettazione delle infrastrutture della città”.

Il presidente della Camera di Commercio Antonio Santocono dichiara: “La Camera di Commercio di Padova è fortemente impegnata, assieme al Comune, nella riprogettazione urbanistica della città di Padova. Quest’angolo di Padova, nel cuore della Soft city, diventa ora più attrattivo e competitivo. Il rilancio della città passa anche per una nuova dimensione urbana digitale e per progetti di mobilità sostenibile come questo che migliorano la qualità della vita e delle attività commerciali e produttive“.

Il presidente  di Padova Softcity Gianni Potti commenta: “È un apprezzamento sentito quello che faccio all’amministrazione comunale  per la realizzazione di qualità con il rifacimento di piazza Savelli.  Si tratta di una delle piazze principali di quella che noi chiamiamo la Soft city, ovvero quel nucleo di quasi 3000 imprese innovative che va dalla Stazione fino alla Fiera proseguendo poi con Piazzale Stanga e fino al Nuovo Ospedale. Un’area strategica per il futuro di Padova, fatta per lo più di aziende di servizi che vanno sostenute per favorire occupazione e sviluppo. Piazza Savelli sarà uno dei centri della soft city grazie ad un innovativo sistema di superamento delle isole di calore e miglioramento gestione acque superficiali, con aree verdi e ovviamente a parcheggio, ma soprattutto con l’impegno da parte nostra di animare l’area assieme alle associazioni di categoria. Ecco quindi un esempio di forte collaborazione di rigenerazione urbana partendo dallo spazio pubblico, tra il Comune, la Camera di Commercio e le associazioni: non poco di questi tempi! Le nostre sollecitazioni e l’impegno degli Assessori Micalizzi e Bressa precedentemente aveva visto la realizzazione dell’impianto di illuminazione a led, la nuova pista ciclabile, ora la piazza. Presto speriamo anche una fermata del nuovo tram in via Venezia e all’altezza del Net Center. C’è molto, moltissimo da lavorare e in questo noi ci rifacciamo al master plan, una guida sullo sviluppo del territorio in quest’area fortemente innovativa e strategica nella direttrice verso il nuovo polo ospedaliero.”

(Comune di Padova)

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