Pavanetto (FdI): “La modifica della procedura dei test di ingresso per l’accesso alle Università di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria accelererà il processo formativo di una nuova classe medica. Oltre a dare prospettive di ricambio generazionale al nostro sistema sanitario, influirà in positivo anche sul sistema accademico del Veneto, che vede punte di eccellenza proprio in queste discipline”

14 marzo 2025

(Arv) Venezia 14 mar. 2025 –       “L’eliminazione dei test di ingresso per l’accesso alle Università di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria consentirà ai giovani una entrata diretta negli atenei, accelerando il processo necessario di formazione di una nuova classe medica e scientifica per compensare la cronica mancanza di personale. Si tratta di una riforma interessante, che oltre a dare prospettive diverse al nostro sistema sanitario regionale, di fatto influirà in positivo anche sul nostro sistema accademico che in Veneto vede punte di eccellenza proprio in queste discipline”. Lo dichiara Lucas Pavanetto, Capogruppo di Fratelli d’Italia a palazzo Ferro Fini e membro permanente della Quinta commissione consiliare, competente in materia sanitaria. “Plaudo alla decisione del Governo che con la riforma votata nei giorni scorsi ha abolito i test d’ingresso nelle università medico/scientifiche – ribadisce il Capogruppo – Si tratta di una riforma attesa, varata dal Governo Meloni che vuole rendere più dinamica la formazione. Di fatto non si elimineranno i test di selezione, ma a iscrizione avvenuta questi saranno spostati durante un primo ‘semestre filtro’, superato il quale si potrà proseguire il ciclo di studi medico. Le altre matricole invece, potranno comunque continuare il secondo semestre universitario, seguendo un corso di studi universitario tra quelli dell’area scientifica più affine alle personali vocazioni, senza perdere l’intero anno accademico”. “Gli effetti sui numeri del sistema sanitario non saranno comunque immediati, ma l’obiettivo in prospettiva di questa normativa è chiaro: cercare di porre rimedio ad una mancanza di personale dovuta anche alla colpevole passività da parte dei governi precedenti”, conclude Lucas Pavanetto.

(Regione Veneto)

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