AMBIENTE: COLDIRETTI, STORICO VIA LIBERA UE ALL’ERBICIDA GREEN CHE NON DANNEGGIA L’ECOSISTEMA

AMBIENTE: COLDIRETTI, STORICO VIA LIBERA UE ALL’ERBICIDA GREEN CHE NON DANNEGGIA L’ECOSISTEMA

AMBIENTE: COLDIRETTI, STORICO VIA LIBERA UE ALL’ERBICIDA GREEN CHE NON DANNEGGIA L’ECOSISTEMA

Salvan:”Nuova opportunità per coniugare produttività ed ambiente”

 


Arriva il via libera dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, all’utilizzo dell’acido pelargonico, il primo erbicida “green” che aiutata gli agricoltori a controllare le piante infestanti senza danneggiare l’ecosistema. Ad annunciarlo con soddisfazione è la Coldiretti in occasione della pubblicazione delle conclusioni Efsa sulla base della quale la Commissione dovrebbe ora procedere ad autorizzarne il rinnovo dell’uso come sostanza a basso rischio.

L’approvazione dell’acido pelargonico da parte dell’Efsa rappresenta un passo fondamentale per un’agricoltura sempre più sostenibile anche nella nostra regione. In Veneto, dove le imprese agricole sono fortemente impegnate nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, questo via libera apre nuove opportunità per coniugare produttività e rispetto degli ecosistemi. È il riconoscimento di una lunga battaglia portata avanti con determinazione anche dal nostro territorio, che ha creduto nella possibilità di superare i vecchi modelli basati su sostanze ad alto impatto. Ora possiamo guardare al futuro con fiducia, sostenendo filiere green, ricerca e innovazione al servizio della qualità italiana.”

L’acido pelargonico non danneggia, infatti, i microrganismi del terreno e gli organismi acquatici nelle condizioni normali di utilizzo. A differenza di altri erbicidi, non presenta effetti negativi per l’uomo che lo utilizza, per l’ambiente, l’acqua ed il suolo essendo rapidamente biodegradabile, né interferisce con la biodiversità. Infatti, non ha effetti residuali, per cui non agisce sulla germinazione dei semi presenti nel terreno.

“Dopo una battaglia epica combattuta da 15 anni vediamo finalmente riconosciuto quello che abbiamo sempre sostenuto: l’acido pelargonico ha un basso rischio ed è un’alternativa validissima ai diserbanti ora in commercio, a partire dal glifosato, i cui pericoli sono ormai noti a tutti se usati in pre raccolto – sottolinea il segretario generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo -. Anche questo è un risultato della nostra manifestazione a Parma, dove assieme oltre ventimila agricoltori abbiamo incontrato i vertici di Efsa e posto le basi per un nuovo dialogo con l’Europa, nell’interesse comune di garantire la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori e non farsi condizionare dalle lobby della multinazionali dei mezzi tecnici in agricoltura.”.

“Il nostro obiettivo è creare una filiera italiana della biochimica verde con innovazioni e ricerca in grado di contrastare in maniera efficace gli effetti dei cambiamenti climatici – rileva il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -. Un indirizzo sul quale Coldiretti ha fatto da apripista assieme a Cai – Consorzi Agrari d’Italia e Novamont Versalis, rispondendo a quella domanda di sostenibilità ambientale che viene anche dalla società. Oggi, dunque, otteniamo un risultato indubbiamente storico”.

L’utilizzo di molecole vegetali biologicamente attive associate a nutrienti naturali e prodotti “bio-based” per la gestione delle malerbe possono rivoluzionare il modo di combattere le avversità delle colture e la fertilizzazione in agricoltura.

“In Veneto – aggiunge Carlo Salvan presidente regionale di Coldiretti –  dove le imprese agricole sono fortemente impegnate nella tutela dell’ambiente e della biodiversità, questo nulla osta apre nuove opportunità per coniugare produttività e rispetto degli ecosistemi. È il riconoscimento di una lunga battaglia portata avanti con determinazione anche dal nostro territorio, che ha creduto nella possibilità di superare i vecchi modelli basati su sostanze ad alto impatto. Ora possiamo guardare al futuro con fiducia, sostenendo filiere green, ricerca e innovazione al servizio della qualità italiana.”

Si rafforza in questo modo – conclude Coldiretti – il primato dell’agricoltura italiana come la più green d’Europa, con il taglio dell’uso di pesticidi (il 44% in meno tra il 2011 e il 2023, secondo l’ultimo rapporto Eurostat) e una percentuale di appena lo 0,5% di prodotti agroalimentari nazionali con residui chimici irregolari, 5 volte in meno dei prodotti di importazione.

(Coldiretti Treviso)

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