Nella mattinata di martedì 1 luglio i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti della Questura di Padova hanno proceduto all’arresto di un cittadino gambiano 47enne che, in base ad un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Padova, dovrà scontare la pena della reclusione a 4 anni e 4 mesi, oltre al pagamento di una pena pecuniaria di 1.300 euro, per aver commesso un furto aggravato all’interno di un’abitazione a Padova in via Pisacane nella notte del 24 aprile 2020.
In particolare, l’uomo si era presentato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Padova in ottemperanza ad un invito finalizzato all’espletamento delle procedure di fotosegnalamento per il sistema EURODAC. In tale circostanza, nel corso delle attività di identificazione, gli agenti dell’Ufficio Immigrazione accertavano l’esistenza a suo carico del sopra citato ordine di carcerazione.
Verificata dunque la pendenza del provvedimento restrittivo, gli stessi poliziotti provvedevano a richiedere l’immediato intervento degli equipaggi delle Volanti, che giungevano sul posto procedendo all’arresto del soggetto.
L’ordine di esecuzione per la carcerazione consegue alla sentenza, divenuta irrevocabile nell’ottobre del 2024, che ha condannato il 47enne gambiano per un grave episodio avvenuto nell’aprile del 2020 quando, in orario notturno, il cittadino gambiano si era introdotto furtivamente all’interno di un’abitazione occupata da una coppia di coniugi, approfittando del sonno notturno e forzando una finestra del soggiorno. Una volta dentro, l’uomo si era impossessato del portafoglio del proprietario, contenente denaro contante, bancomat e documenti personali, nonché del telefono cellulare e del portafoglio della moglie, tutto prelevato dall’interno della borsa lasciata nel soggiorno. A seguito del trambusto provocato, i due coniugi si erano svegliati, sorprendendo l’uomo ancora all’interno dell’abitazione, dove veniva da loro affrontato. Dopo un breve confronto, l’intruso si dava alla fuga, gettando momentaneamente la refurtiva nel giardino per poi recuperarla nel corso della fuga precipitosa verso l’esterno.
Il 47enne, cittadino di origine gambiana, è entrato in Italia a luglio 2015 e, fino al 2017, è stato in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Il soggetto era inoltre noto agli uffici di polizia per precedenti specifici, essendo stato denunciato dall’U.P.G.S.P. della Questura di Padova già nel gennaio del 2020 per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché nell’aprile dello stesso anno per il reato di ricettazione, in relazione al rinvenimento di beni di sospetta provenienza furtiva, mentre nell’aprile del 2019 era stato denunciato per un tentato furto in abitazione commesso a Minerbe in provincia di Verona.
Inoltre in data 1° giugno 2020, il cittadino gambiano aveva preso parte all’occupazione abusiva dei giardini dell’ex scuola comunale “Gabelli”, unitamente ad alcuni cittadini extracomunitari e alla presenza di aderenti al C.S.O. “Pedro”. In quella circostanza, i partecipanti avevano dichiarato l’intenzione di rimanere stabilmente nell’area, dormendo in tende da campo montate per l’occasione, in aperta violazione delle norme sull’ordine pubblico e sull’occupazione di suolo pubblico.
Conclusi gli adempimenti, l’arrestato è stato tradotto ed associato presso la Casa di Reclusione di Padova “Due Palazzi, dove dovrà scontare la condanna di 4 anni e 4 mesi di reclusione.