Emergenza Coronavirus – Gruppo (PD): “Accordo con gli hotel per ospitare positivi asintomatici o con sintomi lievi, nonché le persone obbligate alla quarantena”

Emergenza Coronavirus – Gruppo (PD): “Accordo con gli hotel per ospitare positivi asintomatici o con sintomi lievi, nonché le persone obbligate alla quarantena”

(Arv) Venezia 27 mar. 2020 – “Trovare un accordo con gli hotel in modo da poter ospitare le persone positive al Covid- 19 asintomatiche o con pochi sintomi, nonché chi è costretto alla quarantena per far passare i 14 giorni di possibile incubazione dopo un contatto certo con una persona infettata. È una soluzione che sta prendendo campo in Emilia Romagna su proposta del Presidente Bonaccini, nonché in Toscana e Lazio. Crediamo possa rappresentare una risposta importante al problema di chi è impossibilitato a trascorrere nella propria abitazione i periodi di isolamento; potrebbe anche essere un modo per assicurare un’entrata alle strutture ricettive adesso chiuse. Il tutto, naturalmente, su base volontaria e garantendo sia le adeguate protezioni al personale sanitario che la sanificazione dei locali”.

L’appello è del Gruppo consiliare del Partito Democratico.  “Per chi è obbligato a stare isolato – spiegano i consiglieri Dem – meglio una stanza in un albergo che in casa a contatto con i familiari, in modo da ridurre le possibilità di contagio. Pensiamo a chi vive in appartamenti piccoli e difficilmente riesce a mantenere la distanza minima di sicurezza, o è in grado di applicare quanto previsto dal ‘protocollo’, come ad esempio usare un bagno a parte. Ma ci sono anche gli anziani soli che, se già noti positivi, rischiano di peggiorare rapidamente senza che qualcuno li possa assistere e avvisare il medico o il 118. Non è una cosa che si improvvisa, è necessario individuare le figure professionali che dovranno affiancare i medici di Medicina Generale nella gestione dei pazienti ospitati negli alberghi e mettere a disposizione gli strumenti essenziali a partire dai saturimetri”.

“Da parte nostra ci limitiamo a suggerire alcune indicazioni – continuano i consiglieri regionali del PD – come ad esempio, selezionare dei medici ‘dedicati’, attivare percorsi specifici per l’esecuzione di indagini diagnostiche eventualmente necessarie e protocolli stringenti su quando trasferire il paziente in ospedale e, ovviamente, alberghi rigorosamente separati tra chi è in quarantena, per far passare i giorni del periodo di incubazione, e chi invece è già noto positivo”.

“Simili misure di contenimento  sono state adottate anche in Cina e servirebbero a ridurre, almeno in parte, il sovraffollamento degli ospedali, assicurando soprattutto una maggiore appropriatezza dei ricoveri – spiegano Stefano Fracasso, Bruno Pigozzo, Claudio Sinigaglia, Andrea Zanoni, Graziano Azzalin, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis –  Pensiamo che quella da noi prospettata possa essere una strada percorribile anche in Veneto; auspichiamo che si possa raggiungere a breve un’intesa tra la Regione e le strutture ricettive”.

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(Consiglio Veneto)

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